pianoro iii

Planimetria del pianoro III del Timpone della Motta; da Kleibrink 2010, p. 131, pianta 182.

L’altopiano III si estende per circa 40 metri nella parte alta del pendio meridionale dell’acropoli. Esso doveva essere densamente abitato sin dalla fase protostorica come attestano grandi quantità di ceramiche di diversi periodi rinvenute durante le ricerche.

Una capanna ovale di età protostorica venne scavata già nel 1967 dalla Kleibrink nel lato sud-occidentale del terrazzo III di cui rinvenne le buche di palo della fondazione e diversi materiali d’impasto dell’VIII sec.a.C. coperte da una casa del sec. VI a.C. (casa dei Pithoi). Una struttura simile è stata individuata sul lato sud-orientale del terrazzo III coperta nel sec. VI  da una abitazione detta “Casa dei Clandestini”.

Verso il centro del terrazzo un’altra capanna di forma ovale con frammenti di ceramica d’impasto e  figulina dipinta a motivi geometrici presenta una frequentazione tra l’VIII ed il VII secolo a.C prima di essere coperta anch’essa da un’abitazione del VI secolo a.C. (Casa dell’Anfora).

Capanna sotto la “Casa dei Pithoi”

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-ovest del pianoro, a ridosso dello strapiombo sul torrente Raganello.
  • Pianta:ovale, unico ambiente.
  • Materiali costruttivi:pali di legno per l’alzato, argilla pressata come intonaco delle pareti, tetto di paglia.
  • Dimensioni: 9 x 20 m.
  • Periodo d’uso: prima età del ferro (VIII secolo a.C.).
  • Rinvenimenti materiali: ceramica, pithoi (grandi contenitori per immagazzinare le derrate).
Planimetria della capanna sotto la “Casa dei pithoi” (buche di palo in blu) da Kleibrink 2010, p.132, fig. 184.

Capanna sotto la “Casa dei clandestini”

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-est del pianoro, a ridosso dello strapiombo sul torrente Raganello.
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo parzialmente.
  • Materiali costruttivi: pali di legno per l’alzato, argilla pressata come intonaco delle pareti, tetto di paglia.
  • Dimensioni:non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: probabilmente prima età del ferro( IX-VIII secolo a.C.).
  • Rinvenimenti materiali: nessun rinvenimento riferibile alla struttura.
Planimetria della “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010 p.143, fig. 201.

Capanna sotto la “Casa dell’anfora”

Scheda

  • Topografia:posizionata nella fascia centrale del
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo parzialmente.
  • Materiali costruttivi: pali di legno per l’alzato, argilla pressata come intonaco delle pareti, tetto di paglia.
  • Dimensioni:non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: fine dell’VIII-prima metà del VII secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica, pesi da telaio.
Planimetria della “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010 p.143, fig. 201.
Ceramica enotria e greca dalla capanna sotto la “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010.
Peso da telaio e ceramica greca dalla capanna sotto la “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010.

“Casa dei Pithoi”

Sorge sul lato ovest della terrazza meridionale inferiore dell’altopiano III. Essa presenta quattro ambienti affiancati con un probabile portico. L’ambiente 1 ha evidenziato la presenza di un pithos, di una macina di materiale vulcanico, oltre ad una punta di giavellotto e diversi pesi da telaio. L’ambiente 2 conteneva due pithoi collocati nei fori dei pali della capanna protostorica della fase precedente, oltre ad un pomello di pixis protocorinzia (sec. VII a.C.), una lucerna ed alcune fusaiole in osso. L’ambiente 3 presentava diversi frammenti di ceramiche tra cui brocche non decorate, coppe ioniche, un vase globulare (aryballos) di fayence ed i resti di un vaso per vino (psykter) attico decorato a figure nere con Ercole che lotta con Gerione. Un altro reperto importante è un martello con punta arrotondata usato forse da un artigiano bronzista. L’ambiente 4 pur essendo il più grande non ha evidenziato materiali d’uso a causa della forte erosione meteorica che ha subito.

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-ovest del pianoro, a ridosso dello strapiombo sul torrente Raganello, sovrapposta ad una capanna dell’VIII secolo a.C.
  • Pianta: rettangolare, divisa in quattro ambienti, con un portico esterno all’abitazione.
  • Materiali costruttivi: ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato, tetto con tegole e coppi in terracotta.
  • Dimensioni: 19 x 5 m (ambiente 1: 5,40 x 2,50 m; ambiente 2: 4 x 2,50 m; ambiente 3: 5,20 x 2,50 m; ambiente 4: 4,20 x 5 m).
  • Periodo d’uso: seconda metà del VII-VI secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali:ceramica (vaso attico a figure nere decorato con scena di Eracle in lotta contro Gerione), pithoi (grandi contenitori per immagazzinare le derrate), macine in pietra vulcanica, pesi da telaio, attrezzi in ferro.
  • Caratterizzazioni artigianali: rinvenimento di un martello probabilmente utilizzato per la lavorazione del legno.

Planimetria della “Casa dei pithoi”; da Kleibrink 2010, p.132, fig. 184.
Foto dei resti della “Casa dei pithoi”; da Brocato-Altomare 2018.
Vaso attico a figure nere con rappresentazione di Eracle dalla “Casa dei pithoi”; da Kleibrink 2010 p.142, fig. 200.

“Casa dei clandestini”

La struttura, detta così per l’intervento di scavatori illegali che vi hanno praticato una grossa buca, ha evidenziato tracce di una casa del sec. VI a.C.  che attesta la densità abitativa del terrazzo.

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-est del pianoro, a ridosso dello strapiombo sul torrente Raganello, sovrapposta ad una capanna dell’VIII secolo a.C.
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo parzialmente.
  • Materiali costruttivi: ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato.
  • Dimensioni: non ricostruibili.
  • Periodo d’uso:VI secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali:ceramica.
Planimetria della “Casa dei clandestini”; da Kleibrink 2010, p.143, fig. 202.

Casa dell’anfora

L’edificio evidenzia un insieme confuso dei resti murari per cui è stata ipotizzata una stanza con muri di differenti fasi cui si appoggia un grande portico a sud poi forse inglobato nel perimetro della struttura. La casa prende il nome da una grande anfora del sec. VI trovata durante gli scavi del 1993 dalla Kleibrink insieme a frammenti di coppe ioniche e orli di scodelle di ceramica grezza.

Scheda

  • Topografia: posizionata nella fascia centrale del pianoro, sovrapposta ad una capanna dell’VIII secolo a.C.
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo
  • Materiali costruttivi: ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato.
  • Dimensioni: non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: VI secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica.
Planimetria della “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010 p.143, fig. 201.
Ceramica dalla “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010 p.143, fig. 201b.
Ceramica e pesi da telaio dalla “Casa dell’anfora”; da Kleibrink 2010. p.144, fig. 203.