home PARCO ARCHEOLOGICO

PIANORO I

Planimetria del pianoro I del Timpone della Motta; da Kleibrink 2010, p. 135, fig. 187.

Pianoro I – età protostorica

L’altopiano I è un antico terrazzo di conglomerato di origine fluviale disposto sulla sponda sinistra del t. Raganello. Durante gli scavi Kleibrink dal 1991 al 1995  sono state scavate e studiate sette trincee di esplorazione che hanno evidenziato i resti di capanne protostoriche e case del tipo “a pastas” con portico di età greca.

Per la fase dell’età del Ferro, strati  di  un battuto con tracce di bruciato e alcune buche dei pali perimetrali di una capanna sono state rinvenute sotto la “Casa del Muro grande” insieme a frammenti di pithoi ed a ceramiche dipinte con stile “a frange”.

La “Casa lignea IV/A” posta nella zona sud-ovest dell’altopiano I ha evidenziato una forma rettangolare che trova confronti in modelli di case italiche rinvenute nelle tombe di Sala Consilina. Essa ha evidenziato fuseruole, pesi da telaio, biglie di argilla e molte ossa appartenenti a cani, muli, asini, pecore e capre, ma anche bovini e maiali.

Resti di buche insieme alle tracce di un profondo fossato, lasciano intendere che lungo il margine meridionale vi fosse un sistema difensivo, sul tipo di quello in uso a Broglio di Trebisacce. Non è escludibile infatti che l’area di Timpone Motta rappresentasse il centro politico-religioso di una serie di fattorie e villaggi disposte nel territorio.

Capanna IV/A

Scheda

  • Topografia: situato sul margine sud dell’acropoli, a ridosso dello strapiombo affacciato sul torrente Raganello.
  • Pianta: pressoché quadrata, unico ambiente.
  • Materiali costruttivi: pali di legno per l’alzato, argilla pressata come intonaco delle pareti, tetto di paglia.
  • Dimensioni: 6,40 x 6,20
  • Periodo d’uso: fine dell’VIII-inizio del VII secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica, pithoi (grandi contenitori per immagazzinare le derrate), fuseruole, pesi da telaio, ossa animali (pecore, capre, bovini, maiali, cani, muli, asini).
Planimetria della capanna IV/A; da Kleibrink 2010, p. 136, fig. 188°
Pithoi dalla capanna IV/A, da Kleibrink Maaskant 2003.
Pesi da telaio e fuseruole dalla capanna IV/A, da Kleibrink Maaskant 2003
Ceramica enotria e greca dalla capanna IV/A, da Kleibrink Maaskant 2003.

Pianoro I – età greca

In questo periodo gli abitanti del sito, per ampliare l’area edificabile hanno costruito muri di contenimento accumulando terreno a seguito di una riorganizzazione degli spazi precedentemente occupati dalle capanne protostoriche.  Su questi terrazzamenti hanno poi costruito case-fattorie senza però un piano edilizio che presupponesse strade o condutture idriche. Il modello di abitazione è quello di tipo greco “a pastas” con due o più stanze ed un’ampia area porticata.

Al momento, quindi, l’ipotesi è che si trattasse di una città composta di “fattorie” separate, probabilmente industriali, connesse con la lavorazione dei metalli, della tessitura e della ceramica con un rapporto diretto con le attività ed i riti di uno dei più importanti santuari greci della chora di Sybaris.

Casa del laboratorio

Scheda

  • Topografia: posizionata nella porzione nord-est del del pianoro.
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo parzialmente.
  • Materiali costruttivi:ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato.
  • Dimensioni: non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: VI secolo C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica, scorie di ferro.
  • Caratterizzazioni artigianali: lavorazione del ferro, produzione utensili metallici.

Casa aperta

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-est del pianoro, sovrapposta ad una capanna della tarda età del bronzo, rinvenuta solo parzialmente.
  • Pianta: probabilmente rettangolare, struttura rinvenuta solo parzialmente, sono presenti due ambienti e un portico esterno.
  • Materiali costruttivi: ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato.
  • Dimensioni: non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: VI secolo C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica.
  • Caratterizzazioni artigianali: /
Ceramica enotria e greca dalla capanna IV/A, da Kleibrink Maaskant 2003, p. 139, fig. 194.
Ceramica dalla “Casa aperta”; da Kleibrink 2010, p. 140, figg. 196-197.

Casa al muro grande

Scheda

  • Topografia: posizionata nell’angolo sud-ovest del pianoro, a ridosso dello strapiombo sul torrente Raganello.
  • Pianta: non ricostruibile, struttura rinvenuta solo parzialmente.
  • Materiali costruttivi:ciottoli e porzioni di conglomerato per lo zoccolo di fondazione, mattoni di argilla essiccata al sole (“argilla cruda”) per l’alzato.
  • Dimensioni: non ricostruibili.
  • Periodo d’uso: VI-V secolo a.C.
  • Rinvenimenti materiali: ceramica.
Planimetria della “Casa al muro grande”; da Kleibrink 2010, p. 141, fig. 199.